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Recensione: The Necronomicon Gamebook - Dagon e Carcosa

Aggiornamento: 15 nov 2023




The Necronomicon Gamebook è una mini-serie di due volumi ispirata ai racconti di H.P. Lovecraft, Ambrose Bierce e Robert W. Chambers, alcuni fra i più grandi scrittori della letteratura horror e weird. L'autore dei testi è l'italiano Valentino Sergi di Officina Meningi, le bellissime illustrazioni sono opera di Alberto Dal Lago e Jacopo Schiavo e le traduzioni in inglese sono a cura di Sarah Jane Webb (per Carcosa) e il direttore di Gamebook News Michael Reilly (per Dagon). Il progetto, in collaborazione con Scuola Internazionale di Comics, è stato realizzato grazie ad una campagna Kickstarter che ha riscosso grande successo internazionale.

In entrambi i volumi, Valentino è riuscito a ricreare perfettamente le ambientazioni angoscianti e terribili delle opere originali con uno stile di scrittura fedele agli autori, attingendo a più racconti uniti insieme da un intreccio credibile e ben riuscito.

I due libri, anche se fanno parte di una serie, possono essere giocati standalone o nell'ordine inverso, senza creare troppi problemi nella comprensione della storia (anche se giocarli entrambi e nel giusto ordine potrebbe portarvi a sbloccare percorsi segreti).


MECCANICHE DI GIOCO


I due librigame presentano le medesime meccaniche di gioco. Sono presenti i classici bivi, nei quali le nostre scelte condizioneranno l'avventura e la sua buona riuscita, combattimenti con temibili nemici e l'area della cittadina di Kingsport da esplorare. Servirà un foglio, un dado a sei facce e una matita. Le regole sono piuttosto semplici e intuitive, così come lo è il "Diario" (ovvero la scheda del personaggio) e il sistema di combattimento per il quale si utilizzerà la Scheda di Combattimento. Entrambe le schede sono all'interno del volume.

Nel Diario vi sono le tre caratteristiche principali del personaggio: Vigore (la forza fisica), Volontà (la capacità di resistenza della vostra mente) e Resistenza (quanto siete in grado di resistere agli attacchi; quando questo valore arriva a zero il vostro personaggio è morto). Nel Diario è poi segnato il vostro Equipaggiamento e il livello di Follia.

Durante il percorso potremo decidere di riposare per recuperare 3 punti resistenza. Ad ogni riposo, però, saremo costretti a lanciare il dado al cui risultato sommeremo eventuali modificatori relativi al nostro livello di follia, approdando così in uno dei paragrafi de “Le Terre del Sogno”, una scelta editoriale molto interessante che da un valore aggiuntivo a questi librigame. Si tratta di 10 paragrafi, 10 incubi, che sperimenteremo e che avranno delle ripercussioni più o meno gravi al nostro risveglio.

Ben percepita dal lettore è la costante sensazione, decisamente lovecraftiana, che noi così come il nostro protagonista siamo solo uomini piccoli e indifesi, ed è per questo che spesso combattere non sarà la scelta migliore e il gioco fornirà sempre la possibilità di fuggire ed evitare lo scontro con una prova di Vigore.

DAGON

Il libro basa le sue vicende su tre racconti di H.P. Lovecraft e nello specifico Dagon, Il segugio e Il Rituale.

Siamo nel pieno del primo conflitto mondiale e la nave in cui il nostro protagonista è imbarcato come ufficiale viene attaccata dai tedeschi. Diventa così un prigioniero di guerra e viene condotto in cella con i suoi compagni, ricevendo un trattamento di estrema correttezza poiché la Guerra è solo all'inizio e la milizia germanica rispetta ancora i trattati internazionali. La rigidità dei carcerieri è tanto blanda che, durante una placida notte senza luna, riesce a scappare dalla sua cella recuperando alcuni oggetti e rubando una scialuppa. Salpa verso l'ignoto, circondato da chilometri di oceano senza minima idea sul dove andare e come. Questo è solo l'inizio di una catena di eventi che ti porterà a confrontarti con pericoli innominabili, creature mostruose e culti blasfemi. Ci ritroveremo ad affrontare situazioni che metteranno a dura prova la salute e la sanità mentale del nostro personaggio mentre cercheremo di impedire che l'antico rituale di Yule venga eseguito. Riusciremo a salvare l'umanità, o impazziremo prima?

CARCOSA

Carcosa prosegue l’avventura di The Necronomicon Gamebook – Dagon ma, come già accennato, è stato strutturato in modo da poter essere giocato e letto anche da chi non conosce la prima parte dell’avventura. Il libro basa le sue vicende sugli incubi descritti in Nyarlathotep (H.P. Lovecraft), L'abitatore del buio (H.P. Lovecraft), Colui che sussurrava nelle tenebre (H.P. Lovecraft), Quel che porta la Luna (H.P. Lovecraft), Il Re in Giallo (R.W. Chambers) e Un cittadino di Carcosa (Ambrose Bierce).

La guerra in Europa è finita da mesi e il nostro protagonista si trova a Kingsport, la terra dei suoi avi, ma non ricorda quando e perché vi sia tornato dopo essere fuggito lontano dal conflitto mondiale. Il suo passato è confuso, dominato da allucinazioni febbrili che la sua mente ha voluto cancellare, lasciando solamente un puro senso di orrore e angoscia. Queste crisi stanno aumentando così come aumenta una strana tensione nell'aria, la percezione di un pericolo sempre più imminente, il risveglio del male. Anche gli abitanti di Kingsport sembrano accorgersene, tanto che non fanno che sussurrare avvertimenti e profezie che nessuno osava più ripetere dalla notte in cui un rito oscuro e millenario è stato interrotto, un rituale al quale ricordi di aver partecipato...


Un piccolo approfondimento su Carcosa e gli autori che le hanno dato vita:

Carcosa è una città immaginaria nel racconto di Ambrose Bierce "An Inhabitant of Carcosa" (1886), un'antica e misteriosa città che viene appena descritta ed è vista solo dopo la sua distruzione da un personaggio che una volta viveva lì.

Lo scrittore americano Robert W. Chambers prese in prestito il nome "Carcosa" per le sue storie; la ritroviamo infatti nella raccolta di racconti horror pubblicata nel 1895 e intitolata "Il re in giallo". Nelle storie di Chambers, e all'interno dell'opera apocrifa intitolata Il re in giallo , che è menzionata più volte al loro interno, la città di Carcosa è un luogo misterioso, antico e probabilmente maledetto. La descrizione più precisa della sua posizione sono le rive del lago Hali, nell'ammasso stellare Hyades, su un altro pianeta o in un altro universo. Gli scrittori successivi, tra cui H.P. Lovecraft e i suoi numerosi ammiratori, divennero grandi fan del lavoro di Chambers e incorporarono il nome di Carcosa nelle loro storie, ambientate nei Miti di Cthulhu.


Illustrazione di Jacopo Schiavo

ESPERIENZA DI GIOCO


Entrambi i librigame ci getteranno in un'avventura colma di terrore e follia il cui finale non sarà affatto facile da raggiungere. Pur essendo brevi, il livello di rigiocabilità è garantito dai vari (e talvolta vani) tentativi per portare a termine la nostra missione! Soprattutto in Carcosa, rispetto al lavoro precedente, la difficoltà risulta aumentata e i combattimenti sono decisamente più ostici, un lancio di dado sfortunato potrebbe avere serie e irreversibili conseguenze. L'unica pecca in Dagon, poiché in Carcosa sembra che il tiro sia stato corretto, è che alcuni paragrafi (per fortuna la minoranza) risultano essere frettolosi o addirittura superflui data la loro brevità e mancanza di azioni o informazioni significative al proseguimento della storia. Ricordo però che Dagon e Carcosa sono i primissimi librigame dell'autore Valentino Sergi, al quale vanno tutti i miei apprezzamenti per questo esordio decisamente buono che mi ha portato a conoscere Officina Meningi e i loro fantastici prodotti. Consiglio la serie The Necronomicon Gamebook a tutti coloro che amano le tematiche e gli autori trattati e non si lasciano spaventare da qualche lancio di dado andato storto. Perdetevi in questa follia, varcate la soglia tra reale e irreale e vagate per le Terre del Sogno. Non ve ne pentirete.


Dagon (2018), Carcosa (2019)

​Autore: Valentino Sergi

Editore: Officina Meningi Collana: The Necronomicon Gamebook

Genere: Horror, Weird

Paragrafi: 90 (Dagon), 120 (Carcosa)

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