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Recensione: L'incubo di Alice nel Paese delle Meraviglie

Aggiornamento: 15 nov 2023



Da amante di Alice nel Paese delle Meraviglie di Lewis Carrol (1865), ero curiosissima di vedere ancora una volta quest'opera, che ben si presta a rivisitazioni di vario tipo, sotto forma di librogame, realizzato con toni cupi e oscuri (un po' come i film di Tim Burton, che però non mi hanno particolarmente colpito).

L'incubo di Alice nel Paese delle Meraviglie è opera dell'autore inglese Jonathan Green che, in patria, ha pubblicato un'intera collana di librigame dedicati a classici della letteratura rivisitati in chiave horror o steampunk. La traduzione e la distribuzione in Italia, giunte dopo ben sei anni dalla pubblicazione dell'originale, sono merito di Vincent Books e Raven Distribution.


TRAMA


Il Librogame si apre con la nota scena di Alice, una ragazzina, assopita all'ombra di un albero fin quando non viene svegliata da una voce stridula e concitata. Si tratta ovviamente del Bianconiglio, vestito come di consueto da gentiluomo inglese ma decisamente più inquietante di come ce lo ricordavamo: le sue orecchie sono lise, il corpo presenta ferite aperte dalle quali fuoriesce dell'imbottitura, i suoi movimenti emettono stridii di ingranaggi e quando Alice, con spavalderia, gli chiede "Chi sei per dire che sono in ritardo se non hai nemmeno un orologio da taschino?" egli sbottona il panciotto mostrando il raccapricciante innesto di un orologio al posto della pancia, grande abbastanza da colmare lo spazio tra la cassa toracica e l'inguine. C'è bisogno di lei nel Paese delle Meraviglie, comunica il Bianconiglio, un nome che risulta familiare alle orecchie di Alice ma non riesce del tutto a ricordare. Sono passati diversi anni dalle prime visite di Alice nel Paese delle Meraviglie e durante la sua assenza sono avvenuti eventi funesti ad opera della Regina di Cuori. Se in passato la sua tirannia aveva già colpito il regno, stavolta la sua follia ha causato danni ben maggiori, trasformando alcuni degli abitanti in veri e propri orrori meccanici da rendere schiavi.

L'incubo del Paese delle Meraviglie ha bisogno della sua creatrice, Alice, che deve porre fine al male e uccidere la Regina di Cuori.




MECCANICHE DI GIOCO

Il regolamento è semplice e dettagliato e ne riporterò un breve riassunto. Possiamo giocare il librogame compilando la scheda del personaggio, utilizzare le abilità e affrontare i combattimenti oppure ignorare tutte queste indicazioni e procedere come semplice storia a bivi. Se optiamo per la creazione del personaggio, c'è da sapere che Alice possiede cinque attributi le cui iniziali, piccola curiosità, compongono proprio il suo nome: Agilità (quanto è atletica e svelta), Logica (quanto è intelligente e perspicace), Insania (indicatore di sanità mentale), Combattimento (abilità nella lotta sia a mani nude che armata) e Energia (valore che indica la resistenza e la salute). Il libro ci indicherà come poter distribuire i punti fra i vari attributi, dicendoci di prestare attenzione che l'Energia non arrivi mai a zero e che l'Insania non cresca mai troppo, poiché un valore alto aumenterebbe la possibilità di fallire le prove con conseguenze disastrose. Le prove possono essere affrontate con il consueto lancio di dadi o, per calarci ancora di più nell'ambientazione, con l'utilizzo di un mazzo di carte francesi (privo dei jolly). Infine sono presenti due abilità dai nomi bizzarri che Alice può utilizzare per uscire da situazioni particolarmente spinose: “Stranissimo, molto stranissimo” e “La penna è più forte”, utilizzabili quando il testo lo richiede per un massimo di tre volte ciascuna (salvo eccezioni).

La prima abilità serve a modificare la natura del mondo intorno ad Alice, usata solitamente per superare un ostacolo (ma attenzione! Non è detto che le cose vadano per il meglio). La seconda abilità potrà essere usata per evitare un combattimento e superarlo come vittoria automatica.

Ci saranno poi oggetti da raccogliere e parole chiave da annotare per tenere traccia degli eventi. Infine, il libro ci consiglia vivamente di tracciare una mappa (che sia più dettagliata di quella sul retro della sovraccoperta) man mano che si procede nell'esplorazione, la quale si rivelerà fondamentale per avanzare più speditamente o raggiungere aree inesplorate del regno nei successivi tentativi di completare l'avventura. Uccidere la Regina di Cuori al primo tentativo sarà molto difficile, ma non impossibile.


ESPERIENZA DI GIOCO


L'edizione è pregiata e bellissima, composta da 520 paragrafi. La copertina è rigida ed è presente una sovraccoperta sul cui retro è presente una mappa a colori realizzata per la Vincent Books ad opera di Kev Crossley, che oltre a dare pregio estetico può fungere da guida approssimativa nella nostra avventura. Kev Crossley è anche autore delle macabre illustrazioni interne al libro, di grande effetto e utili a calarci ancora di più nell'atmosfera grottesca della narrazione. Jonathan Green attinge fedelmente all'opera di Carrol per questo librogame, molto più di altre rivisitazioni, riportando quasi tutti i luoghi e i personaggi originali e inserendo persino filastrocche, poemetti e composizioni minori di Carroll.

I punti di forza di questo librogame sono senza dubbio l'alto livello di rigiocabilità, la fonte di ispirazione (che può attirare e coinvolgere tutti gli appassionati di Alice e di Carroll) e il modo in cui è stata rimaneggiata dando vita ad un universo macabro e dai toni steampunk, non particolarmente originale ma sicuramente piacevole. La scrittura e la traduzione sono decisamente buoni e le illustrazioni sono di certo la cosa che preferisco di tutto il manuale. La nota dolente è sicuramente la difficoltà generale nel portare a termine la missione, spesso arrivando a finali negativi senza comprendere bene cosa si è sbagliato, ma soprattutto la presenza di un enigma ben nascosto ma fondamentale per la riuscita positiva dell'avventura, che risulterà quasi impossibile a chi non conosce a menadito l'opera originale. Proprio per questo, l'editore italiano Francesco Mattioli ha nascosto un indizio sul retro della copertina rigida per aiutarci nella risoluzione. Altro punto molto complesso (nel quale ho perso diverse ore durante la mia run in diretta) è il labirinto di rose della Regina, da cui sarà particolarmente difficile uscire a meno che non tracciate con un disegno ogni vostro passo (cosa che io, la prima volta, non ho fatto!). In conclusione, è un librogame che mi è piaciuto giocare ma che in alcuni momenti ha generato anche un po' di frustrazione (tracciate la mappa e non dovreste avere problemi!) Lo consiglio tutti gli appassionati del genere e dello stile narrativo: i neofiti potranno giocarlo, se vogliono, come semplice avventura a bivi ignorando scheda, combattimenti e abilità, gli enigmi che troverete saranno opzionali e non troppo complessi (tranne il già citato Enigma indispensabile per il finale positivo). Chi invece ama la sfida ed è più avvezzo potrà giocare il libro in forma completa, apprezzandone le meccaniche e forse anche le "trappole" che Green ha voluto piazzare per complicare l'avventura.


L'Incubo di Alice nel Paese delle Meraviglie (2020)

​Autore: Jonathan Green

Genere: Horror

Paragrafi: 520






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